Aceti di frutta e aceti balsamici oro, argento, aragosta da El casolin a Malo
Ormai ce l’abbiamo su tutte le tavole, piu’ o meno buono , ci condiamo prevalentemente insalate , carni o formaggi,ma vale la pena approfondire qualche altra tipologia di Aceto.
Ossia quello di frutta.
Puo’ essere anche invecchiato , in alcuni casi . Tipo quello di mele o di pere . L’acetaia che vanta il maggior numero di referenze è senz’altro l’austriaca GOELLES di Riegersburg .
Svariate sono le ricette per esempio :un insalata di asparagi con aceto di lamponi .Del radicchio trevisano passato in padella con balsamico di mele, delle pere affettate sottili caramellate delicatamente,qualche goccia di balsamico di pere aggiungendo del succo di pera , fare vaporare .E’ un ottimo contorno con il pesce cotto al vapore. Ma l’eccellenza la troviamo a Modena o Reggio Emilia , dove si sono creati dei consorzi per promuovere e difendere, il vero Aceto balsamico. Il bollino “Aragosta” dato dal consorzio di Reggio Emilia è dovuto ad un invecchiamento di almeno 12 anni, che comunque conferisce al prodotto , una grande acidità con note dolci di mosto, adatto a dei piatti a base di frutta carni delicate o formaggi giovani.iI lbollino “Argento”con quasi 25 anni di permanenza nel legno , suadente e maturo, speziato un ottimo sposo di formaggi erorinati o carni rosse alla griglia.
“Oro” ,il fregio e d’obbligo per i 40 anni trascorsi dentro ad una botticella , tabacco di sigaro , liquirizia propendono immediate al retro olfatto , una nuance variegata di aromi indescrivibili . Il cioccolato , la cacciagione , formaggi exta vecchi sono ottimi compagni di questo re degli aceti. (Me lo immagino sopra una rondella di foies gras) tanto per non lasciare niente al caso .