Spumeggiante gioia di vivere
Naturalmente è il preludio a qualcosa di bello, di spensierato a volte etereo. L’approccio ad una bottiglia di spumante, è quasi sempre sinonimo di festa. Siamo legati indissolubilmente a questo stereotipo , il che non è per nulla negativo, anzi , identifica il nostro tempo, dove i mescitori trovano il maggiore riscontro e consenso del pubblico appassionato.
Dalle cantine del Prosecco, ai “Lessini Durello “, attraverso la famosa zona della Franciacorta in Lombardia, il Trento doc per passare ad Alta Langa Piemonte tra le più famose produzioni Italiane.
Fino ad arrivare oltralpe, nelle colline della Champagne , della Blanquette de Limoux ,dei vari Cremant etc…
Le” bollicine” cosi parliamo di questo nettare “inventato ” guarda caso da un frate , divenuto il più famoso al mondo . (Dom Perignon).
Di trentotto (38) km di gallerie consta la cantina sotteranea di Moet Chandon nella cittadina di Epernay, uno spettacolo, a pagamento, fruibile a tutti. Non è consigliato allontanarsi dalla guida, perdersi in questi meandri potrà rivelarsi piacevole ma alquanto oneroso.
Le cataste di bottiglie, che riposano per mesi ed anni, tutte ordinate in nicchie da svariate migliaia di unità , regalano al visitatore un immagine incredibile .
Milioni di Euro sottoterra ad aspettare il momento propizio al “Degourgement” o sboccatura fase in cui al vino viene tolta la “feccia”,che sono lieviti introdotti per la rifermentazione e aggiunta una miscela sempre segreta, di zucchero cognac o vino vecchio, in dosi conosciute solamente dagli addetti ai lavori.
La spumantistica italiana ,è arrivata ad un ottimo livello .Si sono affacciati sul mercato, piccoli produttori di elevata caratura ,specialmente nelle zone tipiche di produzione .
Special modo , la lavorazione del metodo classico , cui il vino rifermenta in bottiglia svariati mesi o anni.