Pomodorino del Piennolo, un grappolo di bontà

Sulle tavole d’inverno uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana
Vi parlo di un prodotto che ormai propongo in negozio da qualche anno, per rallegrare il freddo inverno con il suo caldo colore rosso vermiglio e il suo sapore ricco e dolce: il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P.
Perchè è così buono?
Intanto perchè cresce in un ambiente unico rappresentato dalle pendici del Vesuvio. In più matura al sole generoso della Campania: la tradizione dice che il suo colore “ardente” sia dovuto alla sua simbiosi con il vulcano, poiché secondo la leggenda, le sue radici si nutrono della lava stessa del Vesuvio.
Fa davvero bene!
Il Pomodorino è ricco di Vitamine A e C, di sali minerali come Calcio, Fosforo e Potassio, indispensabili per il corretto funzionamento del cuore e dei muscoli, e di Licopene, che esercita nell’organismo un’azione antiossidante, stimolando la produzione di enzimi che bloccano l’azione cancerogena dei radicali liberi rafforzato dalla presenza della vitamina C.
Speciale perchè…
Le peculiarità del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al peduncolo, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni.
Si dice “del Piennolo” perchè…
Questa varietà è detta “del Piennolo”, perché la tecnica di conservazione tradizionale vuole che si formino dei “Piennoli”, cioè pendoli: grappoli interi, raccolti tra luglio e agosto, sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, per comporre un unico grande grappolo con peso da 1 a 5kg a seconda del formato, conservato sospeso in luoghi asciutti e ventilati. Questo sistema favorisce una lenta maturazione e consente di avere “oro rosso fresco” fino alla primavera seguente all’anno della coltivazione.
Pomodorino del Piennolo in cucina
Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP per le sue qualità è un ingrediente fondamentale della cucina napoletana e campana in generale, ed ha una grande versatilità in cucina. Accanto ai tradizionali spaghetti alle vongole e agli altri piatti di pesce e frutti di mare, si presta in modo eccellente per la pizza e per le bruschette.
La Denominazione di Origine Protetta
Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano. In realtà, in diversi territori della Campania, esistono raggruppamenti di ecotipi con bacche di piccola pezzatura, i cosiddetti “pomodorini”, che si distinguono tra loro per tipicità, rusticità e qualità organolettica. I più famosi da sempre sono però quelli tuttora diffusi sulle pendici del Vesuvio. Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” raggruppa vecchie cultivar e biotipi locali accomunati da caratteristiche morfologiche e qualitative più o meno simili, la cui selezione è stata curata nei decenni dagli stessi agricoltori. Le denominazioni di tali ecotipi sono quelle popolari attribuite dagli stessi produttori locali, come “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto”, tradizionalmente coltivati da secoli nello stesso territorio di origine.
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